Il rientro dal lavoro dopo le vacanze è sempre faticoso: il ritmo cambia, bambini e ragazzi tornano a scuola; spesso ci sentiamo stanchi, spossati e un po’ frustrati per il ritorno alla “normalità”, al periodo in cui non è più possibile, per alcuni di noi, seguire i propri ritmi naturali, e, giorno dopo giorno, ricominciamo a trascurarci, accumulando stress e fatica.
Può anche accadere che dei sintomi finora silenti si riacutizzino improvvisamente: insonnia, mal di stomaco, mal di testa, difficoltà nella digestione…
Si tratta però di momenti di ripresa molto propizi anche per i cambiamenti. È proprio in queste occasioni che sarebbe utile pensare a ricaricare sia gli organi che la mente. Magari proprio prendendo in considerazione alcuni preziosi rimedi che la natura stessa ci offre, in modo da superare il passaggio nel modo più “indolore” possibile.
Non è mai troppo tardi per trovare il proprio equilibrio, per fare il pieno di energia e fornire un nuovo sprint a tutto il nostro organismo, con particolare attenzione al sistema nervoso, al sistema immunitario e al colon (infatti, tutti e tre questi sistemi sono coinvolti nella gestione di questo “passaggio”; il colon deve “digerire” il nuovo stile alimentare e lo stress da rientro, e il sistema immunitario inizia le sue lotte contro virus e allergie).
In naturopatia esistono molteplici rimedi che potrebbero essere utilizzati in questa fase dell’anno: fitoterapici, fiori di Bach, californiani o australiani, minerali, come per esempio il magnesio…
Vediamone alcuni!
I grandi classici
Iniziamo osservando quelli forse più conosciuti, la cui efficacia gode di meritata fama.
Polline e pappa reale
• La pappa reale è una sostanza adattogena (si definisce adattogena una sostanza che permette di aumentare la resistenza sia fisica che psichica dell’organismo allo stress). Aiuta l’organismo, è ottima nella convalescenza e nei casi di carenza del sistema immunitario; rappresenta un buon sostegno nei bambini in crescita e durante la gravidanza; è un tonico naturale, favorisce l’appetito, elimina la stanchezza, sostiene le funzioni del cuore e del fegato e, infine, ha un’azione stimolante su tutto l’organismo.
• Il polline, dal canto suo, è un alimento completo, un ottimo ricostituente per chiunque abbia bisogno di ricaricarsi di energia, nei momenti di grande stanchezza o convalescenza dopo lunghe malattie debilitanti; è adatto agli studenti perché potenzia la memoria e il rendimento intellettuale, e agli sportivi perché aumenta la resistenza alla fatica e allo sforzo con uno straordinario apporto proteico (più di carne e pesce). Contiene 8 aminoacidi essenziali che servono per l’assimilazione, acidi grassi insaturi, lipidi, carboidrati, zuccheri semplici, vitamina A e complesso B, enzimi, ormoni, fattori antibiotici, sali minerali e flavonoidi. Previene molte malattie e fa bene a stomaco e intestino. Rafforza e nutre l’intero organismo, stimola il sistema immunitario grazie alla ricchezza di magnesio, ferro, cobalto e rame. Gli enzimi presenti nel polline facilitano la digestione e limitano la formazione di gas nell’intestino, mentre le fibre svolgono un ruolo importante per prevenire problemi di costipazione.
Vitamina C
• Utile per rafforzare il sistema immunitario e proteggere il corpo dai malanni della stagione.
Come probabilmente già sapete, la possiamo trovare nelle arance, nei broccoli, nei kiwi, nei cavoli e cavolfiori, nel melograno.
Vitamine del gruppo B
• Utili per vincere stanchezza e stress tipici dei cambi di stagione, per dormire meglio e per contrastare l’ansia, molto diffusa in questo mese.
Le possiamo trovare in legumi, cereali, spinaci, verze; nelle mandorle, nelle noci, nei funghi.
Acidi grassi essenziali
• Utili per stimolare le facoltà cerebrali e per contrastare la stanchezza psicologica.
Li possiamo trovare nelle mandorle, nelle noci, nel pesce di mare grasso.
Alimentazione
Come si è già accennato, un notevole aiuto può venire anche solo da un’alimentazione specifica.
Per esempio si possono mangiare in maggior misura:
• semi di zucca: contrastano la debolezza, la depressione leggera, l’affaticamento, e sono ricchi di minerali benefici.
• Prugne: sono molto conosciute per le loro proprietà sull’intestino, ma molto meno per la capacità di raddoppiare la nostra energia. Esse infatti sono ricche di zuccheri semplici e complessi che permettono di dare energia sia a breve che a lungo termine; inoltre sono ricche di minerali quali il potassio, considerato uno dei minerali fondamentali per la lotta alla stanchezza e per le contratture muscolari, nonché magnesio, calcio, fosforo e ferro (ma dei minerali parleremo meglio fra poco, quando ci concentreremo sugli oligoelementi).
Attività fisica
Ultima, ma non per importanza, una pratica che consiglio sempre, anche ai “pigroni”: una passeggiata di almeno mezz’ora, tutti i giorni, possibilmente a contatto con la natura.
Non è sempre possibile per tutti concedersi questo regalo, ma è bene essere consapevoli del fatto che le passeggiate all’aria aperta ci permettono di cogliere in modo graduale i cambiamenti che avvengo nell’ambiente intorno a noi, e di abituarci poco per volta ad essi. Allo stesso tempo ci consentono di fare scorta di luce, che, secondo studi recenti, è considerata un potente antidepressivo.
Dal mondo dei fiori…
Di solito, con i miei clienti, amo iniziare il viaggio alla scoperta della naturopatia con i fiori. Esistono moltissimi repertori; quelli che utilizzo io sono: Fiori di Bach, Australiani, Australiani del Living, Californiani, Himalayani, Alaskani. Di solito, salvo specifiche richieste da parte delle persone che incontro, comincio sempre dai Fiori di Bach. Io li considero e li presento come “un caldo abbraccio in un giorno di pioggia”, e possono essere utilizzati per alleviare stati sia emozionali che fisici.
Alcuni rituali, fra cui pulizia intestinale, disintossicazione epatica, integrazioni di magnesio, pappa reale, polline… ci permettono di affrontare meglio l’inverno e il ritorno a scuola, e non possono di certo mancare alcuni consigli floriterapici per affrontare le tradizionali attività quotidiane.
Questi sono solo alcuni dei Fiori che ho scelto tra tutti i repertori che ho enunciato prima.
Tengo a precisare che li descrivo solo al fine di dare un’informazione generale, un’idea su come e quando possano essere consigliabili, ma è necessario ricordare che i repertori sono molto vasti ed è sempre meglio sottoporci a un colloquio floriterapico per individuare l’essenza che meglio si adatta alle nostre necessità, in un dato periodo e percorso della nostra vita.
I suggerimenti del naturopata sono la via migliore per ottenere “l’abito su misura”: l’individuo è visto nella sua unicità, sulla base delle sue specifiche caratteristiche costituzionali e del suo stile di vita. Siamo tutti unici e irripetibili, e l’attenzione all’insieme della persona è fondamentale in questa disciplina.
Iniziamo quindi con i Fiori di Bach.
Walnut – Noce – Junglas Regia.
La tradizione popolare attribuisce alla noce un simbolismo di duplice valenza, di vita e di morte, di luce e tenebra. La noce è simbolo di rigenerazione: per arrivare alla dolcezza del seme, bisogna passare da un guscio duro e legnoso e da un mallo aspro, coriaceo e amaro. Tutto ciò̀ è un simbolo perfetto delle difficoltà legate a un cambiamento.
Bach definì Walnut “lo spezza-incantesimi”, perché aiuta a tagliare con ciò che ci tiene incatenati, ad adattarci ai cambiamenti, come per esempio un trasloco, un lavoro, o un matrimonio, o l’ingresso nella pubertà; ma anche un rientro dalle vacanze, un ritorno a scuola. Quel qualcosa che scuote le fondamenta e che ci fa traballare per un po’ di tempo, prima di ritrovare pace ed equilibrio. Insomma, quando ci sentiamo in difficoltà ad adattarci al nuovo, perché, pur avendo già un piede nel nuovo, non riusciamo a staccarci dal vecchio.
Walnut può essere utilizzato anche a fronte di:
• gravidanza;
• menopausa;
• fase finale della vita;
• dopo un ictus o un’altra malattia che comporti un cambiamento importante;
• stress e tensione interna per il cambiamento in atto;
• stanchezza stagionale, sia primaverile che autunnale;
• difficoltà ad abituarsi ai cambiamenti climatici, per esempio a seguito di un viaggio in un paese tropicale;
• ansia;
• crampi;
• emorragie;
• mal di montagna.
Una curiosità: Walnut è anche un toccasana in caso di raffreddori o allergie ai pollini che si manifestino con un accentuata secrezione nasale. In questo caso di solito si procede col versare 4 gocce di rimedio in un bicchiere pieno d’acqua per poi sorseggiare la miscela a intervalli di 5-10 minuti; terminato il bicchiere, se ne prepara un secondo, e anche un terzo, fino alla riduzione della secrezione nasale.
Hornbeam – Carpino Bianco – Carpinus betulus.
È il “caffè dei Fiori di Bach”: dà una sferzata di energia e di voglia di fare. Utile per la stanchezza da “troppa routine”, quando la vita ci impone una ripetizione dei gesti quotidiani al punto che perdiamo il senso del valore delle cose che stiamo vivendo, la motivazione che ci ha portati a scegliere quella specifica quotidianità. Dopo un po’, in qualsiasi impresa e attività, la routine uccide l’entusiasmo e ingrigisce la passione con la quale avevamo iniziato; ed ecco subentrare stati di debolezza, di perdita di energia vitale, fra i quali la famigerata “sindrome del lunedì mattina”, che ci fa dubitare di poter affrontare la giornata. Sentiamo che ci manca l’energia per svolgere anche i compiti più semplici, non tanto a livello fisico quanto a livello mentale. La ripetitività delle nostre giornate causa disinteresse emotivo. Così ricorriamo a stimoli: caffè, sigarette… In realtà, dentro di noi, vorremmo dedicarci ad attività che ci appassionino, che ci creino soddisfazione e gioia di vivere.
Tuttavia, non appena ci impegniamo ad iniziare una qualsiasi attività, la debolezza compare. Si tratta infatti, in primis, di una stanchezza mentale, ed è qui che Hornbeam può aiutarci.
Ecco una carrellata di tutti gli altri casi in cui possiamo considerare Hornbeam un valido alleato:
• quando ci sentiamo stanchi ed intorpiditi, ma è solo una sensazione “di testa”;
• abbiamo appunto la testa pesante, sovraccarica, oppure mal di testa vero e proprio, magari con le tempie martellanti;
• mancanza di concentrazione, stress;
• debolezza;
• depressione;
• insonnia, o sensazione, al mattino, di aver passato la notte in bianco, anche se abbiamo dormito.
Hornbeam è anche ottimo:
• in convalescenza, specialmente quando è il momento di rientrare al lavoro e non siamo sicuri di farcela;
• per bambini che sono preoccupati all’idea di andare a scuola, fare i compiti, entrare in una squadra sportiva, e tendono ad essere stanchi, svogliati, inappetenti, poco vitali, e la mattina faticano ad alzarsi e protestano. (A questo proposito, mi permetto di ricordare che i bambini hanno anche bisogno di stare a lungo all’aria aperta e ricevere nuovi stimoli).
Fiori Australiani
Bottlebrush
Questo fiore aiuta ad affrontare la paura del cambiamento, ci aiuta a comprendere e accettare, donandoci serenità. Simbolicamente si può pensare ad un naufrago che si ritrova su un isola deserta, e che quasi d’incanto, riaprendo gli occhi, non trova più quello che c’era ieri: oggi è sparito (Cfr. Roberto Pagnanelli, Nicoletta L. Pagnanelli, I segreti dei fiori australiani, Mediterranee, 2018).
Quando consiglio questo fiore penso a tutti gli sconvolgimenti che i cambiamenti portano nella vita. Bottlebrush ci aiuta a credere nelle nostre capacità di affrontare ed accogliere le situazioni nuove. Ci dà una spinta positiva verso le novità importanti come l’apertura a nuove amicizie, l’inizio di un nuovo anno, l’ingresso in una nuova classe a scuola, l’accoglienza di un nuovo collega sul lavoro o la presa in carico di una nuova mansione; o anche solo verso piccoli cambiamenti (che poi piccoli non sono), quali un nuovo taglio di capelli, un rinnovamento del nostro guardaroba o della nostra immagine. Ci aiuta a superare in maniera costruttiva il passato, incamminandoci felicemente verso nuove esperienze. Ci dona serenità e calma, incoraggiandoci a non opporre resistenza quando ci accorgiamo di trovarci già nel flusso del cambiamento. Ci insegna l’adattamento al nuovo, ci esorta a voltar pagina quando sentiamo che è tempo di lasciar andare il passato, ci dona fiducia in noi stessi e nella vita, ci aiuta a lasciarci andare.
Ecco anche in questo caso un piccolo elenco, inoltre, delle situazioni in cui Bottlebrush può̀ rivelarsi utile:
• gravidanza e nascita di un bambino;
• momenti delicati dell’allattamento e della crescita;
• menopausa;
• lutti;
• inizio della scuola o del lavoro;
• matrimonio o divorzio;
• cambiamento di casa.
Inoltre, è un buon alleato in caso di sindrome del colon irritabile.
Bottlebrush è sconsigliato sotto i dodici anni, perché, secondo la visione metafisica, noi esseri umani ci scegliamo prima di nascere gli eventi della nostra vita fino a quest’età. Bottlebrush non sarebbe comunque dannoso, ma è preferibile consentire ai bambini di vivere tali esperienze senza interferenze esterne (Ian White, Essenze Floreali Australiane, Tecniche Nuove, 2003).
Mint Bush
Utile per l’esaurimento emotivo e per ritrovare l’equilibrio perduto, la calma e la chiarezza. Durante i periodi di cambiamento e confusione capita di ritrovarsi in balia di sbalzi emotivi, altalenanti: un attimo ci sentiamo pieni di fiducia, l’attimo dopo depressi e pieni di paure. Queste “montagne russe emotive” possono lasciarci spossati e incapaci di affrontare gli inevitabili cambiamenti, ed è qui che Mint Bush può darci una mano, ritemprandoci e infondendoci fiducia.
Fiori Californiani
Aloe vera
Anche l’Aloe vera sarebbe potuta in effetti rientrare nella nostra precedente sezione “grandi classici”: la sua fama di baluardo contro lo stress e l’esaurimento psicofisico è ben nota. È utile anche per la stanchezza e l’esaurimento energetico derivanti dal troppo lavoro e soprattutto da un esagerato senso del dovere: è di grande aiuto alle persone che lavorano troppo, che dormono poco e che hanno una vita molto dinamica e produttiva, basata appunto sul senso del dovere. Queste persone sono spesso caratterizzate da una volontà di ferro: si applicano con tutte se stesse nel lavoro a discapito degli altri aspetti della vita, e non di rado finiscono per sentirsi sfinite e inaridite dalla grande dispersione di forza vitale e creativa. E talvolta si sentono come sull’orlo di un collasso. Per caso vi riconoscete nel quadro?
Aloe vera riequilibra gli stati emotivi, sviluppa la consapevolezza delle proprie esigenze spirituali, dei propri limiti fisici e della necessità di riposo.
Aloe Vera può essere utilizzato anche per altre problematiche:
• riequilibra e rivitalizza agendo sul sistema nervoso;
• contrasta le somatizzazioni a carico della pelle, la dermatite seborroica, i problemi gastroenterici, la dispepsia, la gastrite e le somatizzazioni di origine muscolotensiva, come la cefalea, l’artrosi cervicale, blocchi muscolari;
• in generale, cura le ferite: quelle fisiche, sanguinanti, e quelle morali, psicologiche, spirituali, in seguito a traumi dolorosi, perdite affettive, momenti di stanchezza.
Chamomile
Questo rimedio è utile per lo stress e l’esaurimento psicofisico e per le tensioni emotive nell’area dello stomaco e del plesso solare, e favorisce un ribilanciamento umorale. È dunque utile quando ci sentiamo irrequieti e iperattivi, irritabili, soggetti a sbalzi d’umore e a emozioni instabili, e quando durante la giornata accumuliamo tensione in particolare nell’area dello stomaco. Ne rilassa infatti le mucose, favorisce la digestione ed è un valido aiuto contro crampi addominali, acidità, bruciore, gastrite, reflusso gastrico, senso di pesantezza e gonfiore gastrico e intestinale, colite nervosa e sindrome del colon irritabile. Poiché aiuta a diminuire l’inquietudine e l’eccessiva eccitabilità, contribuisce a contrastare un’eccessiva motilità viscerale.
Le persone molto stressate tendono ad accumulare squilibri energetici nel plesso solare, cosa che a lungo andare provoca disturbi digestivi e nervosi di vario genere: Chamomile aiuta a sciogliere le tensioni nell’area del plesso solare e dello stomaco e ad ottenere così la tranquillità emotiva.
Consigliato anche in casi di insonnia; se assunto in gravidanza, contrasta i picchi emotivi.
Molto utile anche per i bambini, per i quali i problemi allo stomaco sono spesso appunto di natura emotiva. In particolare si può prendere in considerazione Chamomile nei seguenti casi:
• quando i bambini sono ipereccitati, iperemotivi, ipersensibili, tanto da soffrire di mal di pancia e irrequietezza notturna;
• quando lamentano dolori allo stomaco e all’addome dovuti all’eccessiva emotività;
• quando soffrono d’insonnia.
Chamomile è un rimedio adatto anche agli studenti, in particolare a quei ragazzi che hanno difficoltà di concentrazione e disturbi di apprendimento a causa di un’eccessiva vivacità̀ e che appaiono nervosi, lunatici, tesi e ansiosi. Il rimedio aiuta a sciogliere le tensioni emotive e favorisce il recupero di calma, serenità e tranquillità interiore.
Proprio quello che serve a tanti piccoli studenti che devono recuperare l’attenzione e la concentrazione necessarie per riprendere la scuola dopo le vacanze.
Madia
Sempre con un occhio di riguardo per i nostri piccoli o grandi scolari che devono riprendere le loro attività, ecco Madia: utile in caso di mancanza di concentrazione e tendenza a distrarsi frequentemente, per potenziare concentrazione e memoria e talvolta anche per gli studenti con veri e propri problemi d’apprendimento. Essere dei sognatori ad occhi aperti è molto bello, ma non sempre è il momento giusto per fantasticare, e soprattutto è bene saper smettere di farlo quando serve; per tutti coloro che si distraggono un po’ troppo facilmente perdendosi nei meandri del proprio pensiero o nelle proprie fantasie, Madia può essere un valido aiuto. Infatti, la distrazione e la mancanza di concentrazione sono responsabili di un’enorme dispersione di energia psichica e di conseguenza fonte di svariati problemi (indecisione, disorientamento, confusione mentale anche durante l’attività lavorativa, stress). Madia ci aiuta ad essere coscientemente nel presente, favorisce l’intensità e la chiarezza di pensiero. E ovviamente è utile anche per sostenere l’energia mentale nei cambi di stagione: tipicamente, è il rimedio giusto per i cali di attenzione pomeridiana, frequenti nei cambi di stagione o quando fa ancora caldo.
Madia è anche per coloro che arrivano sempre in ritardo, per gli sbadati, gli smemorati, per chi non riesce a rimanere concentrato su ciò che sta facendo e inizia mille cose senza mai finirle. Sviluppa la prontezza mentale e la capacità di focalizzarsi su ciò che ci interessa portare a termine al momento.
Gli oligoelementi
Quando devo consigliarli ai miei clienti, li paragono sempre a dei “ricostituenti naturali”. Anche il loro aspetto ricorda dei ricostituenti, quelle fialette che il nostro medico di base prescriveva ai bimbi inappetenti, quelli che erano sempre un po’ pallidini…
Sono dei minerali fondamentali per il mantenimento dell’equilibrio psicofisico di ogni individuo. Pur essendo presenti nell’organismo in dosi minuscole, svolgono un ruolo insostituibile, perché innescano e accelerano gli scambi tra le cellule, gli enzimi, gli ormoni e le vitamine.
Gli oligoelementi agiscono come dei catalizzatori:
• facilitano molti processi metabolici,
• garantiscono il funzionamento delle difese immunitarie,
• riparano i danni causati dai radicali liberi,
• prevengono la degenerazione cellulare.
Dato che gli oligoelementi attivano una serie di processi e di reazioni dell’organismo che consentono la vita e il benessere, se non sono presenti o lo sono in quantità insufficiente queste reazioni o non avvengono del tutto, o avvengono molto più lentamente, o in modo scorretto. Alcuni di essi possono non partecipare attivamente alle reazioni stesse, ma la loro presenza è ugualmente indispensabile.
Secondo l’oligoterapia, i sintomi sono in correlazione con il “terreno” in cui si verificano. Ogni individuo possiede una potenziale predisposizione ad alcuni disturbi collegati a distretti corporei specifici. Questa tendenza ad ammalarsi di una malattia più che di un’altra si chiama diatesi.
I principali oligoelementi e minerali sono: calcio, cobalto, cromo, fosforo, ferro, iodio, magnesio, manganese, potassio, rame, selenio, sodio e zinco.
Gli oligoelementi si possono assumere in fialette o con l’alimentazione.
Ecco alcuni esempi di oligoelementi che fanno al caso nostro, la loro funzione e in quali alimenti si possono trovare (in quantità molto ridotte).
Magnesio
• Combatte gonfiori e infiammazioni intestinali;
• favorisce la fissazione del calcio.
Alimenti: acque minerali bicarbonato-magnesiche, cioccolato fondente, crostacei e leguminose.
Iodio
• Indispensabile per la fabbricazione degli ormoni tiroidei.
Attenzione: se è troppo, ingrossa la tiroide; se è troppo poco, provoca ipotiroidismo, con sintomi come affaticamento, depressione, aumento di peso.
Alimenti: ostriche, alghe marine, cavolo e crescione.
Manganese
• Fortifica il sistema immunitario.
Alimenti: tè (verde e nero), frutta e ortaggi freschi.
Rame
• Fondamentale nelle reazioni enzimatiche;
• riduce il rischio di malattie cardiovascolari.
Alimenti: semi, alghe, uva e cioccolato.
Zinco
• Accelera la cicatrizzazione delle piaghe;
• favorisce il metabolismo di proteine, glucidi e lipidi;
• è un antiossidante;
• combatte le infiammazioni.
Alimenti: pesce, carne e cereali integrali.
Cobalto
• Favorisce il sistema nervoso;
• corregge l’ipertensione
• riduce le palpitazioni.
Alimenti: frutti di mare, pesce grasso, fegato e latte.
Ferro
• Entra in scena nella fabbricazione dell’emoglobina del sangue e nella mioglobina dei muscoli.
Alimenti: frutta, verdura, carne, alghe.
Come si assumono?
Naturalmente, potremmo anche voler assumere questi oligoelementi non semplicemente attraverso l’alimentazione, ma ricorrendo alle famose fialette a cui abbiamo accennato.
Gli oligoelementi possono essere assunti da soli o più frequentemente in associazione, per aumentare l’efficacia terapeutica. I minerali, infatti, non posseggono una singola azione ma intervengono per gruppi di funzioni, per esempio il cromo agisce facilitando l’azione dell’insulina e quindi dell’utilizzazione degli zuccheri, ma anche riducendo i depositi di grasso nelle arterie, e nello stesso modo su una singola funzione agiscono più minerali, per esempio sul sistema immunitario sono attivi zinco, manganese, rame, calcio e litio.
La modalità più utilizzata di assunzione degli oligoelementi è in forma liquida, senza diluizione, direttamente in bocca e trattenendolo sotto la lingua per almeno un minuto prima di deglutire. È preferibile assumerli a bocca pulita, cioè evitando di mangiare, bere o fumare nei cinque minuti che precedono e seguono l’assunzione del prodotto e prima di colazione.
La terapia con oligoelementi non è una terapia omeopatica, ma ne è un utile complemento, come può esserlo in relazione a qualsiasi trattamento naturale o farmacologico.
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