Alle origini delle culture tradizionali del mondo vi è un nucleo in comune: la storia della relazione diretta fra l’uomo e la Terra e l’evolvere parallelo di entrambi attraverso la comunione e la reciprocità. La storia è costellata di episodi che dimostrano che quando uno dei due elementi di questa relazione soffre, soffre anche l’altro. La colonizzazione, l’imposizione di religioni dall’esterno, l’imperialismo, l’industrializzazione e così via: tutte ferite che abbiamo inflitto alla nostra Terra e a noi stessi. Razzismo, sessismo, schiavismo, discriminazione: abbiamo intriso le nostre culture di divisione, istituzionalizzando la separazione, la frammentazione, l’altro”. Ma il paganesimo moderno proclama la necessità di riconnetterci con le nostre radici e di ricostruire nuove strutture sociali più inclusive e rispettose, di noi stessi e della nostra Natura. Questo libro è una raccolta di undici saggi di altrettante voci di rilievo internazionale: attivisti del nuovo paganesimo, rappresentativi di diverse linee di pensiero che sarà entusiasmante esplorare, consci del fatto che un unico grande messaggio di fondo le unisce.
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