Tutti abbiamo delle paure. Sono i nostri mostri, o, come li chiama l’autore, i nostri draghi. A volte ci frenano, si impadroniscono del volante e guidano la nostra vita. Una delle paure più forti dell’autore di questo libro era quella di finire senza soldi a vivere sotto i ponti. Era stata la paura di suo padre e prima ancora di suo nonno. Così, un giorno di novembre, Paolo ha deciso di affrontarla: è uscito di casa ed è andato a vivere per cinque mesi sotto i ponti. Uno zaino, un sacco a pelo, niente soldi. Questo è il racconto dell’esperienza e di come gli ha cambiato la vita, aprendogli un percorso spirituale che oggi può condividere con noi.
«Ogni uomo contiene universi. Paolo Pallavidino è in movimento costante per esplorare i propri. Con “Vado a vivere sotto i ponti” ci chiede di seguirlo attraverso uno di questi viaggi. Nell’assenza e nella presenza. Nella povertà e nella ricchezza. Nella solitudine e nell’incontro. Condividendo risposte, ma soprattutto stimolando domande» Fabio Geda
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