Il Buddha in laboratorio
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Può il buddhismo insegnare alla scienza che anche le emozioni più turbolente e istintive possono essere domate con l'addestramento, e offrirci una via di scampo dal meccanismo per cui più si ha e più ci si convince di dover avere, per essere felici?

 

C'è una prova neuroscientifica dei benefici dell'ad destramento alla meditazione (eccezionale memoria per parole e immagini, migliore attenzione e lucidità, controllo e persino eliminazione delle emozioni negative)? Può il buddhismo insegnare alla scienza che anche le emozioni più turbolente e istintive possono essere domate con l'addestramento, e offrirci una via di scampo dall'implacabile meccanismo per cui più si ha e più ci si convince di dover avere, per essere felici? Ha ragione il buddhismo a fare della compassione la principale virtù umana, e ha torto la scienza a trascurarla?
Ventitré voci di esperti in neuroscienze e scienze cognitive e comportamentali sostengono che il buddhismo ha solidi fondamenti scientifici, e che la scienza può partire da presupposti buddhisti per nuove indagini. Un coro ricco e qualificato, di famosi scienziati di cultura occidentale e maestri buddhisti, fra cui lo stesso Dalai Lama, s'incontrano nella roccaforte della scienza americana (il MIT, Massachusetts Institute of Techology) per gettare nuova luce sulla natura della mente umana.

Pagine:
302 pp.
Collana:
Scienza e compassione
Inserti a colori:
Non presenti
Copertina:
Plastificata, quadricromia
Dimensioni:
14 x 20,5 cm
Rilegatura:
Brossura
Titolo originale dell'opera:
The Dalai Lama at M.I.T.
Traduzione di:
Daniela Muggia
Anno di pubblicazione presso le Edizioni Amrita:
2008
Tipo di prodotto
Libri
ISBN:
9788889382226

Prima parte: Orientamenti
Cap. I - Introduzione, di Anne Harrington 
Cap. II - La neurofenomenologia e Francisco Varela,
              di Evan Thompson 
 
Seconda parte: Attenzione e controllo cognitivo
Cap. III - Attenzione e controllo cognitivo secondo
               le neuroscienze cognitive, di Jonathan Cohen 
Cap. IV - L’addestramento buddhista per affinare la capacità
               di attenzione, di B. Alan Wallace 
Cap. V - L’attenzione e il controllo cognitivo,
               una tavola rotonda guidata da Arthur Zajonc 
 
Terza parte: Immagini mentali e visualizzazione 
Cap. VI - Prospettive buddhiste sulle immagini mentali,
              di Matthieu Ricard 
Cap. VII - L’introspezione e il meccanismo delle
               immagini mentali, di Stephen M. Kosslyn,
Cap. VII - Daniel Reisberg, Marlene Behrmann 
               Immagini mentali e visualizzazioni,
Cap. VIII - una tavola rotonda guidata da Anne Harrington
 
Quarta parte: L’emozione 
Cap. IX - Il punto di vista degli Abhidharma sulle 
               patologie emozionali e relative cure,
               di Georges Dreyfus 
Cap. X - Le emozioni dalla prospettiva della 
             scienza comportamentale occidentale,
Cap. X - di Richard J. Davidson 
Cap. XI - L’emozione,  
               una tavola rotonda guidata da Arthur Zajonc 
 
Quinta parte: Integrazione e riflessioni finali 
Cap. XII - Integrazione e implicazioni, 
               una tavola rotonda con E.Lander e J. Kagan 
Cap. XIII - “Indagare la mente”, un anno dopo 
                riflessioni di Arthur Zajonc 
 
Appendici
Appendice I - A proposito dell’Istituto Mind and Life, 
                 di R. Adam Engle 
Appendice II -  Note biografiche sui relatori

Anne Harrington e Arthur Zajonc

Anne Harrington è docente di Storia della Scienza all’Università di Harvard; Arthur Zajonc insegna fisica all’Amherst College.

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