Come amano gli italiani? Ecco il viaggio nell’amore (e nel sesso) che cambia

Un libro che affronta il tema dell'amore, della genitorialità e del sesso in Italia, rimasti ancora un mistero e un tabù. Quello in cui ci porta Daniel Tarozzi è un viaggio verso le mille sfaccettature che colorano il nostro mondo e che parla di relazioni, affettività, fluidità, poliamore, disabilità, educazione sessuale, adozioni, genitorialità e tanto altro ancora. Così Daniel Tarozzi, autore di “Come amano gli italiani. Viaggio nell'amore (e nel sesso) che cambia”, ci racconta in questo articolo cosa significa vivere oggi la genitorialità.

Fuori dalle nostre case c'è un mondo che non aspetta altro che essere scoperto. Un mondo fatto di persone, esseri umani così diversi tra loro e per questo così unici grazie alle loro diversità. Persone che tutti i giorni, da nord a sud, stanno costruendo modelli di vita più consapevoli e sperimentando nuovi e allo stesso tempo antichi modi di vivere le relazioni sentimentali, la sessualità e la famiglia.

Spesso, ahimè, questa ricchezza è nascosta agli occhi dei più e i mass media ci ripropongono prospettive quotidiane spesso e volentieri intrise di tabù, pregiudizi o di stereotipi limitanti. C'è però chi tutta questa ricchezza ha scelto di andare a cercarla per potercela raccontare e riportarci uno spaccato il più possibile fedele e realistico dell'Italia. Parliamo di Daniel Tarozzi, regista di documentari, scrittore e giornalista esperto di cambiamento individuale. Affiancato dall'amica, collega, psicologa e psicoterapeuta Dottoressa Giulia Rosoni, ha affrontato un viaggio alla scoperta delle "tensioni" che attraversano il nostro Paese per scoprire, attraverso una molteplicità di voci, come amano gli italiani.

Delle testimonianze di esperti e di coloro che stanno vivendo sulla propria pelle queste esperienze, gli ideatori di questa esplorazione hanno approfondito durante la puntata di Filo diretto con l'autore tre filoni principali.

Parliamo delle relazioni sentimentali e del modo, normato o meno, in cui le persone le vivono o vorrebbero viverle; della sessualità e il modo in cui le persone oggi desiderano viverla e — qualche volta — la vivono e, infine, la genitorialità, in un mondo caratterizzato da famiglie allargate e famiglie monogenitoriali, gestazione per altri, famiglie arcobaleno, paternità e maternità, procreazione assistita , genitorialità adottata, figli, genitori separati, divorziati e di nuovo risposati.

Sfogliando pagina per pagina il libro, che affronta tutti questi temi, non ci si potrà che immergere nelle molteplici sfumature di questo variegato mondo. «In questa Italia e in questo mondo che cambia essere genitore o essere figlio non ha più riferimenti chiari. Non è giusto. Non è sbagliato. È semplicemente la realtà ed è ora che ci affrettiamo a riconoscerla per adeguare il mondo ad essa». Quando parla di realtà, Daniel Tarozzi è convinto che questo sia lo strumento più utile per destrutturare gli stereotipi intorno al tema della genitorialità: «Se comunichiamo mostrando la realtà gli stereotipi verranno inevitabilmente meno». 

Uno degli stereotipi di cui ci parla è l'amore romantico: «Quello che deriva dal romanticismo, l'ideale perfetto di coppia, l'altro lato della mela, l'amore eterno di due persone che si incontrano e saranno per sempre insieme. Con questo non intendo dire che l'amore romantico è finto, che non esiste il sentimento dell'amore e che non esistano storie meravigliose. Intendo dire che alla base di relazioni più sane c'è il consenso: che si parli di coppia classica, coppia aperta, poliamore o altre relazioni basate sul vivere forme di sessualità complessa e variegate. L'importante è che ci sia un consenso vero, un lavoro sulla consapevolezza, sulla trasparenza, sulla fragilità e sull'accoglienza della fragilità. Quindi è necessario non giudicare ma comprendere, confrontarsi e lavorare su se stessi o sulle relazioni – qualsiasi esse siano - che viviamo».

Come nel caso degli stereotipi, il libro approfondisce una serie di tabù legati a questo mondo . Daniel Tarozzi ce ne elenca alcuni: «Che adottare è difficilissimo (non lo è sempre, lo è in alcuni casi), che un figlio non possa crescere felice con due madri o due padri (o con due persone omosessuali, idea che terrorizza ancor più ), oppure che adottare sia un ripiego e che un figlio adottivo sia un figlio di serie b. Poi c'è il complesso tema della gestazione per altri, il cosiddetto utero in affitto».

Di fronte a stereotipi, tabù e pregiudizi, ma anche di fronte alla diffusa scarsa conoscenza di queste tematiche, Daniel Tarozzi ci fa immergere nella vita di decine e decine di persone e famiglie di ogni forma e dimensione che tra gioia, dolore, intimità e coraggio ci mostrano il mondo per com'è davvero.

È il caso dell'associazione Smallfamilies, che si occupa di conoscere e sostenere divorziati, separati, vedovi e persone forzatamente lontane che rappresentano quel mondo di genitori soli, troppo poco rappresentati e seguiti dalla nostra società. È poi la storia di Luca Trapanese, divenuto famoso per essere stato il primo caso in Italia di genitore single e aver adottato una bambina down. È la virtuosa storia di Conneggs, una piattaforma anonima e gratuita che permette di confrontarsi sull'infertilità, mettendo in contatto donne il cui desiderio di maternità si riflette sulle loro speranze, desideri e sogni di una nuova esperienza genitoriale. Ma è anche la storia di Nadia Giorgi che ha scritto due libri sul tema dell'affido e dell'adozione o di Gisella Bassanini, che ci parla di Smallfamilies e del concetto di “famiglie a geometria variabile”.

Nell'ambito della genitorialità, ci spiega l'autore, sorgono una molteplicità di domande aperte. Il libro le affronta, confrontandosi sul diritto (o meno) di essere un genitore biologico, sul bisogno di parità nell'accesso all'adozione (istituto che nel nostro paese sta rendendo sempre più ampio il parco di potenziali genitori adottivi). Ma anche sulla lotta dei gay delle lesbiche per rompere i tabù, il razzismo o il sessismo o sul rischio di “medicalizzare” il dibattito sulla gravidanza o sulla maternità. Oltre al mondo degli adulti il ​​libro si apre anche al mondo dei giovani, parlandoci di educazione sentimentale, a partire dai più piccoli: «È importante la scuola inserisca nei programmi persone competenti come psicoterapeuti preparati verso l'educazione sessuale o l'educazione alle emozioni, che oggi manca».

In questo viaggio dai mille colori, che il libro ci mostra sulla sua copertina come per anticiparci ciò che troveremo una volta sfogliandolo, non possiamo che uscirne arricchiti. Magari, nell'ambito della sessualità, delle relazioni o della genitorialità scopriremo qualcosa in più di noi stessi o, chissà, metteremo in discussione alcune convinzioni o forse abbandoneremo dei pregiudizi. Chi lo ha fatto prima di noi è Daniel Tarozzi, che ci racconta: «In questo viaggio sono grato di aver messo in discussione molte cose e di essermi aperto verso l'affrontare i tabù, anche i miei tabù. Questo viaggio mi ha portato a interrogarmi sulla mia vita e mentre lo facevo la mia vita è cambiata in meglio da tutti i punti di vista. Sono diventato genitore, mi sono sposato, ho potuto mettere al centro della mia consapevolezza la mia complessa famiglia e tutte quelle esperienze che ho avuto il privilegio di vivere, con tutte le difficoltà e le fatiche del caso».

Per ascoltare Daniel Tarozzi e Giulia Rosoni ed essere guidati alla scoperta di come amano gli italiani - tra relazioni, sessualità e genitorialità - guarda tutta la puntata di  Filo Diretto con l'Autore .

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